Bøger af Nicola Medaglia
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148,95 kr. L'intento principale di quest'opera è quello di ristabilire la verità storica sul Regno delle Due Sicilie. Da più parti, soprattutto da molti siti web, questo Regno viene presentato come l'eden della felicità distrutto dai fautori dell'unità d'Italia per favorire lo sviluppo del Nord. È una narrazione che non trova riscontro in nessuna pagina della storia appresa a scuola, dalle elementari all'Università. L'Autore ha compiuto un riesame critico dell'insegnamento tradizionale paragonandolo con le novità proposte dai revisionisti, in particolar modo con quelle diffuse da Pino Aprile nei libri TERRONI e CARNEFICI. Ne è risultata una totale conferma di quanto già appreso e una sostanziale smentita dell'alternativa proposta. Com'è sua abitudine, l'Autore si mantiene fedele alle fonti documentarie e testimoniali, senza dare spazio a faziosità di alcun genere. La sua biografia di calabrese che ha vissuto tutta la vita nel paese di origine vale a smentire qualsiasi sospetto o accusa di simpatie nordiste. Le fonti storiche attestano senza ombra di dubbio che in un'Italia costellata di Stati grandi e piccoli arretrati nei confronti degli stati più avanzati d'Europa quali la Francia, la Germania, la Gran Bretagna, il Belgio e l'Olanda, il Regno delle due Sicilie era il più arretrato di tutti. L'opera mette in evidenza in modo particolare la feroce repressione dei moti liberali e patriottici attuata dai regnanti della dinastia borbonica a partire dal 1799 e fino al 1860, in concomitanza della spedizione dei Mille, e cita vari episodi di bombardamenti di città del meridione da parte dei regnanti locali. Questa situazione spiega il favore con cui fu accolta l'unità d'Italia e il conseguente cambiamento di regime dalle popolazioni del sud Italia.
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163,95 kr. In difesa di Garibaldi nasce dall'esigenza di arginare le sempre più diffuse denigrazioni che da più parti si levano contro una delle figure più importanti della nostra storia, Giuseppe Garibaldi. Prima di porvi mano, l'Autore ha svolto un faticoso lavoro di verifica delle fonti, confrontando sia quelle "favorevoli" che quelle "contrarie". Ha integrato il lavoro con dei sopralluoghi personali su alcuni tra i più importanti siti delle sue imprese. Questa lunga, pluriennale ricerca ha potuto accertare l'infondatezza e la falsità di tante affermazioni demolitrici e l'assoluta veridicità del valore di un personaggio che merita tutta la stima che gli è stata tributata dai suoi contemporanei e dai tanti studiosi che hanno scritto e parlato di lui. Il saggio riserva anche un'appendice atta a confutare le accuse più infamanti lanciate contro la sua persona (pirata, ladro di cavalli, mercenario, schiavista, ecc.) Le questioni più controverse, come il presunto tradimento dei generali borbonici, l'appoggio del governo inglese, il sostegno della mafia siciliana, tutto documentato con dovizia di particolari, frutto di un certosino lavoro. L'autore non intende soltanto rivalutare la persona di Garibaldi, ma l'intero periodo risorgimentale. Si vuole rendere un omaggio ai tanti uomini che hanno sacrificato i loro interessi e la loro vita per realizzare il sogno dominante della loro epoca: l'unità d'Italia.
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