Bøger af Giuliana Scotto
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467,95 kr. Document from the year 2020 in the subject German Studies - Linguistics, grade: 1, University of Venice (Dipartimento di Economia), language: Italian, abstract: Una difficoltà del tedesco è orientarsi fra i numerosi prefissi separabili e inseparabili, sia dal punto di vista morfologico, che - soprattutto - sotto il profilo semantico. Il testo cerca di offrire una panoramica dei più importanti prefissi separabili (coincidenti con preposizioni o con avverbi) e di quelli inseparabili, esaminandone i significati fondamentali alla luce di opportuni esempi in un constante confronto con l'italiano. Dal punto di vista morfologico, i verbi separabili tedeschi sono costituiti da un verbo (elemento ¿testä, secondo termine del verbo separabile: per esempio in eingehen, ¿andare dentrö, ¿entrare¿, l¿elemento testa è gehen) il quale viene coniugato ed è l¿elemento che porta il carico semantico fondamentale, preceduto da un elemento ¿determinatore¿ che raffina o precisa la semantica propria del verbo, selezionandone una modalità: nell¿esempio fatto la particella einche delle varie modalità dell¿¿andare¿, cioè di gehen, seleziona quella dell¿¿andar dentrö, ¿entrare¿. In altre parole, dal significato fondamentale di gehen comprendiamo che è in questione un ¿andare¿; mentre la particella ein- il cui significato principale è ¿dentrö, ¿all¿internö precisa che il movimento del gehen si indirizza verso uno spazio chiuso, da cui il significato fondamentale di ¿entrare¿. Nelle schede qui di seguito riassunte sono considerati i verbi costruiti con una particella che appartiene alla classe delle preposizioni e quelli costruiti con un avverbio (casi n. 1 e 2). I casi 3), 4) e 5) saranno considerati successivamente quando parleremo anche dei sostantivi generati da una base che deriva da un verbo cui è premesso un elemento separabile (come per esempio: der Spaziergang, che deriva dal verbo spazieren gehen) ed è composta dal sostantivo deverbale Gang, ¿andaturä, ¿camminatä, ¿marciä che, preceduto da ¿spazier-¿ dà luogo a ciò che in italiano è ¿passeggiatä.
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351,95 kr. Academic Paper from the year 2018 in the subject German Studies - Linguistics, grade: 1, University of Rome "La Sapienza", language: Italian, abstract: L¿articolo analizza l¿uso del riflessivo all¿interno di un manuale di economia in lingua tedesca edito nel 2015 in sedicesima edizione e adottato in molti corsi universitari germanofoni. Dopo alcune considerazioni generali su come la più autorevole linguistica contemporanea, sia tedesca che italiana, affronta la forma riflessiva, si delinea il campo di indagine: all¿interno del corpus prescelto sono considerate tutte le forme verbali collegate al pronome riflessivo. Si passa poi alla disamina dei verbi utilizzati raggruppandoli a seconda della reggenza e delle caratteristiche semantiche. Queste ultime in particolare svelano l¿opportunità di rimeditare la diatesi media del greco antico. La forma media infatti si rivela tuttora un¿utile categoria per una migliore comprensione del riflessivo, che altrimenti appare piuttosto farraginoso e difficilmente riconducibile a un pensiero coerente. A partire da questi aspetti semantici, sono poi messi in luce alcuni nessi con il passivo e sono proposte alcune possibilità traduttive di forme le quali, a causa delle sottili sfumature rivelate dal riflessivo, sfuggono a criteri unitari e utilizzabili in modo costante. The article analyzes the use of reflexive in a German handbook for Economics published in 2015 (16. ed.) and adopted in many university courses. After some general considerations on how the most authoritative contemporary scholars, both German and Italian, consider the reflexive form, the field of investigation is clarified: all the verbal forms connected to the reflexive pronoun are considered. We then move on to the examination of the verbs actually used in the corpus, grouping them according to the regency and the semantic characteristics. The latter in particular reveal the opportunity to refer to the middle voice of the ancient Greek. In fact, the middle voice is still a useful category for a better understanding of the reflexive, which otherwise appears rather cumbersome and unable to be subsumed under a coherent thought. Starting from these semantic aspects, some connections with the passive voice are highlighted and some translation possibilities are proposed which, due to the subtle nuances revealed by the reflective, escape uniform criteria of translation (especially automatic one).
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431,95 kr. Document from the year 2019 in the subject Politics - International Politics - Topic: Public International Law and Human Rights, grade: 1, University of Rome "La Sapienza", language: English, abstract: This text is an excerpt of a Handbook of international law ("Diritto internazionale per filosofi", in Italian) published by Grin in 2014. It deals with the evolution and the content of the current prohibition of use of force in international law.Both the common sense and many scholars with historical or political background, therefore without expertise in international law, approach international law with the prejudice that war, whose presence is witnessed throughout the history as an element which cannot be eliminated from human affairs, would be a tool which States can still and always legitimately use. War and more generally the possibility of resorting to armed force would represent the counter-proof of the thesis which considers the international society as an example of the state of nature, of the war condition of all against all: the hobbesian condition of "homo homini lupus" ("every man is a wolf for any other man"). Despite the fact that history records many cases of resort to armed force in international relations, that is, in the community of those entities characterized by the principle of sovereign equality, the consideration of States' practice in international law does not allow to conclude that in general the use of armed force in international relation is permitted. Quite on the contrary, an adequate analysis of the current international order demonstrates armed force is prohibited as a principle, with the sole exception of self-defence, and that recently such a prohibition has assumed peremptory character. Because of the devastating effects which, at the time of atomic and mass destruction weapons, the use of armed force could produce on the possibility itself of the coexistence of the international subjects, the prohibition of the use of force has become the most important rule in international law and its respect is one of the most important factors which guarantee the coexistence of States and ultimately the very survival of the human race.
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