Bøger af Alberto Peruffo
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238,95 kr. La divisione Florian Geyer era nata come un'unità predisposta per combattere le forze partigiane ma si trovò a svolgere anche compiti di prima linea a cui non era preparata. Rispetto alle altre divisioni delle SS la Florian Geyer si trovò svantaggiata nei combattimenti regolari soprattutto per quanto riguardava la preparazione tattica degli ufficiali intermedi. Queste carenze furono sopperite, in parte, dal forte spirito di corpo degli uomini della divisione che non venne mai meno neppure alla fine, facendone così un unità d'élite.Le vicende della 22° divisione Maria Theresia rimangono strettamente legate alla terribile battaglia di Budapest. Questa unità delle SS seppe tenere testa alle preponderanti forze nemiche, questo malgrado che la formazione della divisione risalisse a soli pochi mesi prima della decisiva battaglia. La maggior parte dei suoi uomini era rappresentato da coscritti, inoltre, il suo armamento, non era certo dei più all'avanguardia. Nonostante ciò i suoi soldati preferirono l'annientamento totale piuttosto che la resa, dimostrando un valore non comune.
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- 238,95 kr.
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248,95 kr. The Florian Geyer division was created as a unit prepared to fight the partisan forces, but it also found itself performing front-line tasks for which it was not prepared. Compared to the other SS divisions, Florian Geyer found itself at a disadvantage in regular combat, especially with regard to the tactical preparation of the middle officers. These shortcomings were compensated for, in part, by the strong esprit de corps of the division's men, which never failed even at the end, thus making it an elite unit.The events of the 22nd Maria Theresia Division remain closely linked to the terrible battle of Budapest. This SS unit was able to hold its own against the overwhelming enemy forces, despite the fact that the division was formed only a few months before the decisive battle. Most of its men were conscripts, and its armament was certainly not the most advanced. Despite this, its soldiers preferred total annihilation rather than surrender, demonstrating uncommon valour.
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- 248,95 kr.
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333,95 kr. - Bog
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323,95 kr. La battaglia di Coronate fu combattuta nel 689 nella piana presso l¿Adda tra Cornate d¿Adda (anticamente Coronate) e Trezzo sull¿Adda tra l¿esercito del re dei Longobardi Cuniperto e quello dell¿usurpatore Alachis. Lo scontro fu vinto dal legittimo sovrano, mentre il suo avversario cadde sul campo; la sua sconfitta segnò la fine della fronda ariana dei duchi longobardi dell¿Austria, che si opponeva alla politica filo-cattolica della dinastia bavarese cui apparteneva lo stesso Cuniperto, e spianò la strada alla definitiva conversione di tutti i Longobardi al cattolicesimo. I due eserciti si scontrarono «tra lo strepitio delle trombe» e la battaglia si protrasse a lungo, perché nessuno dei due schieramenti accennò a lasciare il campo. A decidere le sorti dello scontro fu la morte di Alachis: ricevuta la notizia, le armate dell¿Austria immediatamente sbandarono. L¿esercito dell¿usurpatore in fuga fu però incalzato da quello di Cuniperto, che passò a fil di spada quelli che riuscì a raggiungere e abbandonò all¿affogamento nell¿Adda gli altri. Il corpo di Alachis fu mutilato della testa e delle gambe.
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388,95 kr. Il 2 luglio del 1849, in una limpida mattina, ebbe luogo il primo bombardamento aereo della storia. I fratelli Wright non erano neppure nati quando, durante l¿assedio di Venezia da parte degli austriaci, alcuni palloni aerostatici frenati, dalla quota di 500 metri, lanciarono alcune bombe a miccia lunga sulla città lagunare senza, peraltro, provocare molti danni. Da quel momento era nata l¿idea del bombardamento dal cielo che non aspettava altro che l¿invenzione di mezzi volanti di qualsiasi tipo, per portare la distruzione nel campo avverso, con bombardamenti di massa sempre più devastanti. Questo libro vuole, però, essere il racconto dei più lunghi e avventurosi raid aerei da combattimento della storia della guerra aerea dove, gli aviatori, dovevano superare ogni tipo di avversità per poter concludere, con successo, la loro missione e tornare alla base. Le motivazioni strategiche e le imprese più straordinarie sono l¿oggetto del saggio nel proponimento di ricordare le gesta di questi ardimentosi uomini.
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278,95 kr. - Bog
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- L'ascesa dei Visconti e la sconfitta dei Torriani
368,95 kr. Era una fredda notte del 21 gennaio 1277 quando una folta schiera d'armati, sui cui stendardi garriva la biscia viscontea, faceva inaspettatamente irruzione all'interno della cerchia murata del villaggio fortificato di Desio. A guidare gli incursori vi era l'arcivescovo di Milano Ottone Visconti, deciso a chiudere definitivamente la partita con i guelfi Torriani, signori, fino a quel momento, di Milano.Sebbene la battaglia si risolvesse in una serie di violenti scontri lungo le vie e le piazze cittadine, senza avere un preciso andamento tattico, la contesa notturna vedrà, una volta per tutte, il trionfo del partito ghibellino guidato dall'alto prelato milanese. Quest'ultima fazione era, fino alla battaglia di Desio, il partito più debole nella lotta, reduce da diverse sconfitte subite precedentemente e con un seguito limitato a un gruppo di fuoriusciti ghibellini. Lo scontro non era solo tra guelfi e ghibellini fuoriusciti ma, soprattutto, tra due famiglie: i Visconti e i Della Torre, o Torriani. In una circostanza in cui la fazione ghibellina, filo-imperiale, era guidata da un alto prelato, l'arcivescovo di Milano, contraddicendo il preconcetto secondo cui i guelfi fossero sempre legati alla curia papale mentre i ghibellini dei laici anticlericali. In realtà le lotte tra guelfi e ghibellini, di quegli anni, non prescindevano dalle complesse situazioni locali di lotte intestine tra famiglie per il potere. A ciò si deve aggiungere come la zona di Milano fosse ormai da molti anni terra di rifugio per eretici e predicatori di ogni sorta che non potevano far altro che arroventare ancor di più il clima di quel periodo, in cui, Milano, stava passando dalle libere magistrature comunali alla Signoria.
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- L'evoluzione dell'uomo tra le ere glaciali e il ruolo climatico nello sviluppo della specie umana
393,95 kr. L'universo, il pianeta Terra, l'uomo. L'avventura della specie umana si dipana lentamente dall'essere unicellulare fino all'uomo dei giorni nostri che, tra mille travagli, ha raggiunto la condizione di assoluta supremazia.La presenza nell'uomo moderno dei geni del DNA dell'uomo di Neanderthal ha chiarito che, questi antichi uomini, facevano parte, a tutti gli effetti, della specie umana.Si ritiene, pertanto, che l'evoluzione umana non sia avvenuta con salti di specie ma in modo graduale.Mentre le cicliche variazioni climatiche nell'emisfero settentrionale, dovute alle fasi glaciali, hanno dato un decisivo contributo allo sviluppo della mente umana e all'intelligenza necessaria per superare le sfide climatiche estreme.Il saggio si cura d'investigare il complesso sistema dell'evoluzione umana valutando le varie ipotesi fatte a riguardo, soffermandosi, in particolare, sull'importanza del ruolo dei territori dell'Europa e della Siberia durante l'ultima era glaciale, vera fucina dell'evoluzione dell'uomo.
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